martedì 1 luglio 2008

The Roof

Scendo le scale con la borsa a tracolla pregustando il fresco della vasca da 25 metri dove ho intenzione di essere da li ad una decina di minuti, quando vengo fermato ad un posto di blocco nei pressi della porta.

"Metti giù la borsa, non stai andando da nessuna parte"
"Eh?"
"Dobbiamo andare sul tetto ad installare quello" e indica un mastodontico scambiatore di calore fuori dalla porta.
"Oh ciccio guardami un po', ti sembro forse uno spazzacamino? eh? cosa dici? ti sembro un cazzo di spazzacamino?"

Se sono qui a scrivere della democratica conversazione che ho avuto con mio padre è perché l'ultima frase l'ho solo pensata, altrimenti sarei finito scuoiato e in questo istante la mia pelle sventolerebbe a mo di bandiera sul tetto.
Ovviamente ho risposto "ok, nessun problema" e per stasera di piscina non se ne parla, prendo atto e sistemo la borsa, magari vado dopo.

***

L'affare in questione pesa una sessantina di kg che non è nemmeno poi tanto in due, il problema grosso è l'ingombro e sopratutto riuscire ad issarlo sulla scala a pioli che porta in soffitta.
Visto che sulla scala in due non ci si può stare, imbraghiamo il gravo con una corda da scalatore di cui ancora mi sto chiedendo la provenienza e stabiliamo, anzi stabilisce, la tattica da utilizzare.
Uno sale fa passare la corda su un asse portante del tetto e tira, mentre l'altro accompagna su per le scale il bestio.

mi chiedo quali saranno i ruoli, quando lui prende il capo della corda e sale, ora visto che siamo in due il cerchio si restringe, ergo il minchiotauro che deve star sotto a spingere è il sottoscritto.
Il tutto senza nemmeno il gioco della pagliuzza più corta, trovo veramente fantastica la capacità di semplificare le cose di mio padre.
In realtà poi non facciamo tutta sta fatica, anzi è più problematico evitare che si incastri tra un piolo e l'altro che il peso in se, quindi arrivati in cima sono convinto che il peggio sia passato, ma come diceva Swarzie: "grave errore, madornale errore"

La soffitta è un ambiente piuttosto ricercato dove l'etichetta impone di camminare carponi per evitare di giocare a testa di ferro con le travi che sorreggono il tetto, la temperatura media è assai terapeutica per chi soffre i reumatismi visto che in questo periodo dell'anno non scende sotto i trentacinque (35) gradi e per concludere in bellezza su ogni cosa ci sono due centimetri di polvere che danno quel tocco così bohemien.

In pratica sono cazzi.

Portiamo sul tetto lo scambiatore accompagnandolo con apprezzamenti coloriti riguardanti le abitudini sessuali della madre del progettista, gentiluomo che evidentemente non ne ha mai sollevato uno in vita sua altrimenti si sarebbe di certo reso conto che la sua creazione è un parallelepipedo regolare senza maniglie o appigli di nessun genere.

Finita l'installazione all'esterno mi concedo un minuto aggrappato all'antenna come un marinaio sulla coffa e vengo premiato dalla vista aerea del paesello.
Ammetto a malincuore che non è esattamente come guardare New York dalla cima dell'Empire state building, ma non è nemmeno una cosa che faccio tutti i giorni, vedo un sacco di cose interessanti e curioso neli giardini delle case adiacenti, in più scopro che nel quartiere di fianco un tizio si è fatto la piscina in giardino, maledetto.

6 commenti:

[KabOOm] ha detto...

Ad ognuno il suo di padre... credimi tu avrai fatto una fatica infernale fisica nel fare quello che hai fatto... io ho passato dalle 17.00 alle 0.00 settimana scorsa per reinstallare il portatile di un suo collega d'ufficio...

Anonimo ha detto...

perchè la gente si fa la piscina mentre io non posso permettermi un monolocale nei sobborghi di Milano?uff..faccio fatica ascrivere con queste unghie lunghe...

Anonimo ha detto...

Ah bhe, allora non mi lamento più di mia madre che mi ha fatto smontare il divano per lavare la fodera!
Ovviamente aspetterai che il vicino piscinato vada in ferie per approfittare e farti una nuotatina notturna

Unknown ha detto...

> perchè la gente si fa la
> piscina mentre io non posso
> permettermi un monolocale nei
> sobborghi di Milano?

Perche' per un monolocale nei sobborghi di Milano il costo e' paragonabile a quello di alcune decine di organi interni. Solo che non sono in tanti ad avere una dozzina di reni per sistemare il tutto :D

Beh, via, adesso pero' beneficerete dello scambiatore di calore sul tetto... servira' a qualcosa, no? :)

whites.TM ha detto...

E' inutile discutere.
Il padrone di casa ha SEMPRE ragione...
E' una delle cose più divertenti dell'esser migrato dalla casa genitoriale...
In casa mia ho ragione io :-D
Anche se non è nei sobborghi di Milano e non ha la piscina.
(che per inciso, quest'ultima anche se meddi3 non l'ha specificato, costa mooooolto meno di un monolocale Taaaac nei sobborghi di Milano...)

Anonimo ha detto...

Ti ho insignito del premio blogger brillante 2008!se vuoi capire meglio questo meme e proseguirlo,passa da me :)))