sabato 12 luglio 2008

Stage

"Il bastone non è solamente un'arma, è prima di tutto uno strumento che serve a dare sostegno"
Con questa frase alla jakie chan il maestro ha introdotto lo stage.

Orfano della mia palestra mi trovo senza compari e a parte qualche faccia familiare per altri stage vago modello ronin in mezzo a squadre di altre scuole.
Per fortuna non è una gara e il clima è rilassato, quasi gioviale.

Appena fuori dallo spogliatoio seduta dietro ad un banco da scuola media sta quella che una quarantina di anni fa doveva essere una leggiadra donzella che in cambio della quota di iscrizione e di un autografo presta bastoni di un metro e ottanta.
Visto che è uno stage di bastone realizzo che sia una buona idea procurarmene uno, quindi pago, firmo e mi equipaggio.

La palestra non è enorme ed è condizionata tipo freezer, quando entro sento il pavimento freddo sotto i piedi scalzi e ho l'impressione di aver sbagliato stagione.
Visto che manca mezzora buona faccio un po' di tutto per far passare il tempo, corsetta di riscaldamento, stretching e cose così, provo anche le forme che mi ricordo col bastone.

Arriva il maestro e dopo i saluti di rito e le frasi di cortesia inizia la lezione vera e propria, si formano le coppie e io mi guardo attorno in cerca di un avversario, però che quelli che si conoscono si mettono assieme e l'unico stronzo rimango io, fico penso, che sia una metafora?
Non faccio in tempo ad approfondire il mio filosofeggiare quando il maestro dice
"Vieni qui"
"Hai!" rispondo.
"nocazzocazzocazzosonofottutomerda" penso.
Ovviamente bastone alla mano corro li.
Quando si è in dispari in palestra ci sono due possibilità o si fanno gli esercizi a tre oppure si fanno col maestro.

Murphy, vaffanculo eh!

Lo stage dura due orette e mezza tre, durante le quali Enzo illustra tutte le varie tecniche base con il classico metodo vi faccio vedere su questo qui (me) e poi provate tra di voi.
Cioè sto frescone si chiamava veramente Enzo, io pensavo qualcosa di più evocativo non so Fukusama, Hiroshi, Nakamura o roba simile, no Enzo.
Nessuno mi leverà mai la convinzione che si sia divertito come un matto, visto che sarò finito per terra una ventina di volte.
E poi mi diceva "Non essere teso e concentrati".
"Si, grazie a sto beatissimo cazzo, vorrei vedere te" penso, "Hai" rispondo.

Funzionava così il maestro annunciava una nuova tecnica con un qualsiasi nome incomprensibile in giapponese, poi si girava verso il sottoscritto e mi chiedeva di attaccarlo in un determinato modo, tipo: "attacca jodan".
Io l'ultima cosa che capivo era che stavo portando un attacco alto, poi sentivo rumore secco di bastone contro bastone e di seguito avvertivo come una strana senzazione di vertigine mentre curiosamente il pavimento si scambiava di posto con il soffitto.
E poi atterravo.
In quei secondi di volo acrobatico sono sicuro di essermi chiesto un paio di volte perché mai in una giornata di luglio non fossi stato a casa a tagliare il prato o lavare la macchina, ma anche a montare un altro paio di scambiatori di calore sul tetto o magari che ne so scaricare putrelle da un camion a piedi nudi sui chiodi o qualsiasi altro piacevole lavoro.

C'è stato il momento pathos in cui mi ha detto:"Ricordati, tu sei alto e per questo hai una portata maggiore, ma per contro anche una stabilità minore."
"ooh ma dai? grazie al ca.."
e per terra.
Son momenti belli, momenti di insegnamento in cui dovresti capire il significato profondo di ciò che stai imparando per farne tesoro.
Ammetto che dopo un po' il mio unico pensiero era che avrei voluto avere in mano un M-4 per spiegargli efficacemente dove poteva metterselo il suo bastone.
No, è un periodo che non sono zen proprio per niente.

Comunque sia, nonostante i voli tipo stuntman allenarsi con un maestro da innegabilmente tutta una serie di vantaggi, innanzitutto si ha modo di imparare direttamente dalla fonte e non di riflesso il che non è affatto banale, in secondo luogo non ti fai problemi quando si tratta di attaccare e vai giù al massimo delle possibilità, tanto ci pensa lui a parare.
...e se sbaglia ti puoi permettere quel mezzo sorrisetto come per dire "oh! ti ho colpito?", ma non c'è problema visto che in genere non capita.

Alla fine dello stage mi ha pure stretto la mano e ringraziato pubblicamente per "l'aiuto".

5 commenti:

whites.TM ha detto...

beh, ma almeno ti è piaciuto come stile o pensi di dover cercare ancora? (non ci crederai, ma formulare la domanda senza che scrivere una frase che potesse essere fraintesa non è stato per niente facile.. :-D )

Unknown ha detto...

Escludendo i miei continui atterraggi di emergenza è stato un bello stage e usare il bastone è sempre molto caratteristico, ma al solito la palestra è troppo distante da qui per poterlo seguire con continuità :(

Anonimo ha detto...

almeno hai ricominciato con le arti marziali!! :D

Anonimo ha detto...

sei andato al Fuji-yama di Gallarate?

Unknown ha detto...

No non ancora, anche se penso di passarci a breve perché ho visto che fanno aikido e mi ha sempre incuriosito.