lunedì 16 giugno 2008

rain

...é come dire che sto tempo alla blade runner non faccia il suo schifo di effetto sul morale, lo fa eccome.
Non è che le cose cambiano se c'è il sole, ma il più imbecille dei designer può dirti che la confezione è fondamentale nella vendita del prodotto, cioè ti mette nell'ottica giusta, come il titolo o la copertina di un libro che non hai mai visto e alla fine compri perché ti ha incuriosito anche se non hai la minima idea di cosa tratti, stessa cosa.
Insomma i pomeriggi di giugno non dovrebbero essere piovosi, non tutti almeno.
"L'uomo saggio usa l'ombrello" dicono, io odio portarmelo in giro e preferisco guardare su e dire bon, magari regge e nel caso correre con la risultante che a volte mi prendo l'acqua, ma non sempre.
A questo punto non penso di poter intraprendere la carriera del saggio della montagna.
Poco male, ci sono già fin troppi detentori della saggezza per i miei gusti.
Prendo la macchina, magari la lavo (che sarebbe ora), ma poi cosa la lavo a fare con questo cielo? stasera di sicuro piove.
Non serviva essere oracoli per azzeccarci.
Di sicuro poi il traffico sarà assoluto, tutti in coda a prendersi secchiate di acqua agitata non mescolata col fastidio verso chi, come la maggior parte dei cittadini, non sa guidare.
Prendo il treno e immerso nel black album mi rendo conto che mi scazza un bel po' farlo, non ascoltare i metallica, prendere il treno.
le nord non sono cambiate di una virgola e non è un complimento.
Quando esco dalla libreria e passo al negozio nerd lo trovo stretto d'assedio da una folla di sfigo-nerd, entro e al bancone coperto di oggetti nerd c'è un commesso molto nerd al quale chiedo se è arrivato il fumetto nerd che sto cercando.
Mentre esco cercando di non mutilare nessuno penso che forse dovrei ricavare qualche sorta di morale da tutto questo, ma no, mi sfugge.
Mentre torno il signor Hetfield insiste a sottolineare: forever trusting who we are and nothing else matters, capisco you al posto di who e sembra maledettamente convincente.
Rimanere a guardare i rigagnoli di pioggia sulla finestra come se fosse novembre ha sicuramente il suo fascino ...a novembre. Ora mi indispone una tanticchia, anzi a dirla tutta mi straccia i maroni, anche se al tavolo c'è gente allegra che ride e i bicchieri son pieni di belga scura.
Non se ne va mai del tutto.
Una cameriera porta le patatine e mentre ne mangio una non so perché, forse il sale, forse l'alcool ma mi viene in mente il mare.
Dio, quanto vorrei essere al mare.

4 commenti:

[KabOOm] ha detto...

rimetto in sesto il ginocchio, poi un weekend al mare come si deve ce lo andiamo a fare vero?

Anonimo ha detto...

io al mare ci vado, pappappero :)
condivido riga per riga, la pioggia per chi è metereopatica come me rende tutto più difficile.
Vien voglia solo di stare a casa sotto al piumone a guardare le repliche di Friends

Anonimo ha detto...

..è come se tutto fosse triste per sempre...e ti ritrovi a pensare che forse l'estate scorsa quando ti lamentavi per il caldo e per le vespe che ti ronzavano intorno dovevi essere deficiente.è meglio ritrovarsi un sasso sotto l'asciugamano in sardegna che un peso nello stomaco a cinisello balsamo...

Unknown ha detto...

"L'uomo forte ama sentire la natura sulla pelle" disse il saggio.