lunedì 6 ottobre 2008

Pomi's Wedding

Il cielo è azzurro e non c'è una nuvola, mi sembra che sia domenica mattina, non so perché forse ho associato i matrimoni alla domenica.
Nonostante il sole splenda c'è una brezzolina a -8°C che contribuisce a conservarci in fresco come degli scampi, personalmente oltre a farmi sentire una vocina da sud-est che gongola un: "te l'avevo detto" il freddo mi ha fatto venir voglia di correre a casa, raccattare lo snowboard e far rotta per le piste.
Mi guardo intorno e realizzo che non credo di aver mai visto tutti i miei compari messi "in tiro", è stato piacevole, anche se ovviamente ho ricevuto critiche perché non avevo la cravatta.
I miei tentativi di spiegare che la giacca alla coreana è un taglio e non viene veramente dalla corea e che la cravatta non ci va sono stati bollati come stupide scuse.
Ancora una volta: Ignorance is a bliss.
In ogni caso me ne fotto signorilmente visto che a me invece piace molto e non sono in tanti a poter dire di aver avuto l'insegnante migliore al mondo in materia.

La sposa era molto bella e l'abito anche, ma vista la pioggia di fotografi ufficiali e non lascerò che siano le foto a ricordarmi questi dettagli.
La cerimonia è stata esattamente la stessa che viene in mente quando si pensa ad un matrimonio, chiesa, fiori bianchi, musica za za zazaaan.
Molto bello, molto classico, quasi mi sono commosso quando ho visto il padre che accompagnava la sposa in chiesa.
Anche se devo dirla tutta il prete aveva un timbro troppo basso e un tono di voce talmente piatto da rasentare l'ipnotico.
Ci son stati momenti in cui avrei voluto dirgli "oh ciccio si stanno sposando, su un po' di brio cazzo".

Uscita, Riso, coriandoli, foto.

Arrivati al ristorante sul cartellone/piantina per tutti c'erano scritti i nomi, per noi i soprannomi, quando sono arrivato al tavolo e ho visto il cartellino con scritto "Jester" ho riso di cuore (e me lo sono portato a casa come ricordo).
Visti i soggetti gli sposi hanno pensato molto, mooolto saggiamente di relegare tutti noi in un tavolo in fondo alla stanza, ben lontano da madri, padri e parenti più stretti il che la dice lunga sulle molte questioni inerenti la forma, il rispetto dell'etichetta ed in generale sulla grazia degli invitati al tavolo dove sedevo.
Sagge precauzioni che tuttavia non sono servite a molto visti i risultati e le foto del padre della sposa con la parrucca alla Guybrush Threepwood.
Spero che queste persone non cambino mai.

Nonostante il prequel gelido a mattina inoltrata il tempo ha regalato agli sposi una splendida giornata dalla temperatura primaverile tendente al "meglio se mi levo la giacca".
Il ristorante dava direttamente sulla riva del lago di varese che sabato era obiettivamente bellissimo con tanto di barche a vela, cigni e paperelle (ammetto che per un attimo ho pensato a duck hunt) e circondato con alberi dai colori autunnali.
Molto, molto suggestivo, nessuno tra i presenti potrà mai dire il contrario e se lo fa mente sapendo di mentire.
- Da questo momento in poi i comaschi sono autorizzati a rodersi il fegato. -

In quanto a noi, dire che ci siamo trattenuti sarebbe una bugia, la realtà è che abbiamo cominciato a fare casino fin da quando ci siamo trovati davanti alla chiesa alle 10 e abbiamo smesso (e nemmeno tutti) quando siamo usciti dal ristorante alle 21.

Spero che gli sposi abbiano apprezzato gli sforzi per rendere unica la giornata.

Ah a proposito, girano delle foto in cui vengo ritratto mentre appoggio bicchieri pieni d'acqua sul pavimento di casa vostra, queste immagini digitali compromettenti sono frutto di fotomontaggi e uso abbietto di photoshop, lo so che sembra, ma non sono io.
Inoltre credetemi quando vi dico che non ho idea di abbia riempito casa vostra di palloncini e di chi abbia messo sotto ghiaccio la chiave del bagno e nemmeno di chi ha impacchettato le vostre auto col nastro trasparente.
C'è del metodo e deve trattarsi di un gruppo organizzato di delinquenti, sto indagando, appena vengo a sapere chi sono sporgerò regolare denuncia! promesso!

Siete delle brave persone e vi auguro una vita piena di felicità.

Ps. New York è una città stupenda, vi divertirete! (uscite ogni tanto che ci sono un sacco di cose da vedere)

3 commenti:

[KabOOm] ha detto...

Tutto true! Tranne il fatto che io la giacca l'ho apprezzata e l'unica critica che ti ho mosso è che ci voleva anche la camicia alla coreana (ed anche una coreana).

Anonimo ha detto...

copioneee anche io avevo la camicetta alla coreana agli ultimi due matrimoni! :D

Unknown ha detto...

Confermo e condivido! :D