giovedì 23 ottobre 2008

Gaiman has just left the building

Pur promettendo che metterà l'Italia in cima alla lista delle sue prossime visite Neil Gaiman ha tirato il pacco per il workshop a Ventimiglia, motivo sufficiente a far "rosicare di molto" tutti coloro che come il sottoscritto ambivano a partecipare all'evento e a sentire cosa aveva da dire.

Anzi, a dirla tutta ero li li per andare a Londra il 31 alla presentazione del nuovo libro quando Mab, che inspiegabilmente sta sempre un passo davanti a me, mi ha molto gentilmente fatto notare che il signor Sandman teneva un corso il 18 a Ventimiglia presso una manifestazione dal nome altisonante di Autunnonero (uuh!).
Stavolta oltretutto non sarei stato solo nell'impresa visto che appena si è sentita la parola "Gaiman" una schiera di personaggi più o meno plausibili ha immediatamente confermato l'adesione.
Insomma nessuno era spaventato dal fatto che c'era da alzarsi presto e farsi ste tre o quattro ore di macchina verso il confine francese, tutti galvanizzati e pronti a far colazione con caffè e rustichella mediterranea in autogrill.
Praticamente fatta insomma.
E invece sto frescone scrive sul blog che è stanco dal viaggio in cina, che gli spiace tanto, che lo sa che non è professionale e bla bla bla, ma se la fila diretto a casa a dormire e sarà per la prossima volta.
E noi RosicoTime.start
Cazzo da come ha scritto mancava che mi facesse "Ciaa, Ciaa" come fa Campanella quando vuole sfottere.

Peccato, personalmente sono molto curioso di vedere che tipo sia Gaiman dal vivo, oramai ho letto praticamente tutto quello che ha scritto siano essi libri, fumetti o telefilm (eh già anche telefilm, gran cosa internet) e mi piacerebbe vedere se è uno che ha carisma.
Anni fa ho avuto l'occasione di vedere Benni alla presentazione di un libro e ricordo(!) di essere rimasto molto stupito perché anche se era piuttosto distante da me era è esattamente come lo immaginavo.
Ovviamente non intendo fisicamente, per quello hanno inventato degli strumenti fantastici che si chiamano macchine fotografiche, intendo come presenza, personalità e voce, quella roba che si percepisce dal vivo insomma.
Pensavo di poter depennare Gaiman dalla lista e invece no.
Poco male, sarà per la prossima volta.

Oltretutto riordinando* la mia personalissima libreria mi sono reso conto che sto accumulando una serie tendente all'infinito di libri da iniziare.
Prima riuscivo a leggere molto di più causa viaggio in treno, mentre ora che faccio casa-lavoro, lavoro-casa in meno di 10 minuti e effettivamente ho più tempo leggo pochissimo, è paradossale, ma in definitiva penso sia un po' come l'effetto cyclette, finché vai in palestra la usi regolarmente, ma ti viene la malaugurata idea di comprarla e ce l'hai in casa stai pur certo che rimarrà li a prendere polvere e a occupare spazio.
Tra un po' la solfa dovrebbe cambiare.

Beh quantomento sono finalmente riuscito a mangiare sushi come si deve dopo quattrocento anni di astinenza (ovviamente escludendo l'atroce esperienza dell'esselunga), astinenza che stava per sfociare in un impulso omicida nei confronti di una persona di cui non faccio il nome, ma lavora in sistemi informativi è alto, riccioluto e il suo soprannome comincia con K e finice per -ab00m che se lo sbafa ogni santissima settimana alla facciazza mia e non manca mai di farmelo presente.


*Nb. "Riordinare" è un concetto del tutto relativo, può succedere ad esempio che uno riordini perché inciampa su un libro lasciato per terra e quasi lascia gli incisivi sullo spigolo del mobile.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Rosik - e sai cosa bevi.

Anche io rosiko :|

[KabOOm] ha detto...

Sei più contento se ti dico che non vado più di una volta al mese? Anche perchè il posto che prendeva ticket è diventato una ciofeca.

Anonimo ha detto...

Maledetto!!
Comunque il giapponsese che hanno aperto vicino a casa mia mi han detto che è caro, anche se si mangia seduti per terra e ciò è molto figo