mercoledì 20 agosto 2008

MX5

Non ero mai stato prima ad un raduno di MX5, una delle vocine che mi sussurra nel cervello, cioè volevo dire, nel cranio, mi suggerisce che probabilmente è dovuto al non indifferente dettaglio che io non possiedo una MX5.
Jagger invece ne ha una verde scuro ed io sono stato più o meno volontariamente arruolato come copilota.

Io dico: "Se piove vengo corca".
Il re di Teglio dice: "La giornata sarà bella tendente all'incerto", il che significa tutto e niente, ma tanto basta a mettermi nel sacco.

la Mazda MX5 è una piccola e stilosa biposto decapottabile, viene definita da alcuni come una macchina "da donne".
Io che di macchine ne capisco quanto i tokio hotel capiscono di musica mi limiterò a scrivere il mio personalissimo parere.
L'impressione è quella di stare su un go-kart di lusso, nel senso che hai il sedere appiccicato al terreno, ma ha tutte le comodità di un auto normale, pesa relativamente poco, ha i suoi bei cavalli e come dicono loro "chiude bene in curva".

L'obiettivo è Livigno, dopo la colazione a base di caffè, brioche e commenti verso il tavolo di fianco partono dal campo base tellino cinque macchine (quasi) identiche, altre due si uniscono al convoglio a metà strada, ci si tiene in contatto con le radio e si ciarla del più e del meno senza lesinare sulle cazzate.
Raduno di MX5 + Trazione posteriore + Strade dell'alta valtellina = possibilità di divertirsi un po' con qualche atto (senza esagerare perché se non altro il treno di gomme costa un botto).

Livigno accoglie la carovana trattenendo a stento la pioggia, ma fortunatamente il tempo regge e dopo aver esaurito la scorta annuale di culo trovando clamorosamente parcheggio per sette auto tutte nello stesso posto ci fiondiamo nel piano interrato di un ristorantino al bivio della cooperativa.
Quello dove c'è il tizio all'esterno che rischia la vita grigliando salamelle davanti a una comitiva di affamati. (i miei complimenti alla direzione è vero che lui rischia la vita, ma è un ottima idea, abbiamo trovato il posto seguendo il profumo di salamella).

La cameriera aveva gli occhi sbarrati e le mancava giusto la lancia e l'elmo alato per essere una valchiria fatta e finita, non credo nemmeno capisse appieno l'italiano, ma il suo lavoro lo sapeva fare visto che le cibarie sono arrivate in fretta.

Argomento principe è ovviamente il tuning della MX5 nelle sue varie incarnazioni, motore scarichi, rifiniture e dettagli, io ascolto cercando di capirne il più possibile e sentendomi un po' come banderas nel tredicesimo guerriero.
Ora so cosa prova un non adetto ai lavori mentre ascolta i discorsi degli informatici, farò tesoro di questa esperienza.

L'accordo è di partire per le 16:30 e nel frattempo si fanno gli acquisti di rito, mentre passeggio senza una meta ben definita non riesco a non pensare a quante cose possono cambiare in un anno e mi prendo male un attimo.
Poi focalizzo sul presente e ne approfitto per fare le due cose obbligatorie a Livigno:

1. Comprare le Sugus.
2. Comprare il cioccolato.

In realtà la lista sarebbe molto più lunga e dispendiosa contemplando campi del tipo: alcol, profumi, elettronica e i suoi derivati, vestiario, scarpe, tavola da snowboard (13 anni per una tavola sono decisamente troppi e anche se rimando so che quest'anno dovrò cambiarla anche se a malincuore) ed un sacco di altra roba interessante.
Ma dalla tasca l'Ipod touch mi strilla con accento americano "Hey pizza, mandolinou, maffia ho two mesi di vita remember?!".
Ho capito dai, vada per le caramelle palindrome e il lindt iperfondente.

Mentre per gioia del mio dentista mi incemento le mascelle con una sugus rossa vedo il lego store e non resisto a dare alla sciura 2.50€ per il portachiavi di indiana jones, sebbene per ovvi motivi puntassi a quello del Joker che però era esaurito.

Prima di partire trovo un quadrifoglio ai margini del parcheggio e come di consueto lo regalo.
Ho sempre trovato e regalato quadrifogli ed erano molti mesi che non ne vedevo uno, se credessi ai segni direi che è un buon segno.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io a Livigno ci compravo sempre uno Swatch..cioè, mi compravano sempre uno Swatch. Ora che devo cacciare io la grana ne faccio a meno!
Bentornato :)

Anonimo ha detto...

Io a Livigno ci compravo sempre uno Swatch..cioè, mi compravano sempre uno Swatch. Ora che devo cacciare io la grana ne faccio a meno!
Bentornato :)

Anonimo ha detto...

Maledetti che non siete venuti a Livigno con me,facevo finta ma provo rancore!!!!Cmq poi ci sono andata lo stesso,e ho speso una fucilata tra creme e profumi,eh eh...

Unknown ha detto...

@Ste: Non so perché, ma tu mi dai l'impressione di essere tipo da Pop-Swatch, quello con la scocca che si sganciava dal cinturino.

@Pao: ecco ora mi odierai anche tu, ma stavolta non è colpa mia! doh!